Questa potrebbe essere la classica foto che stimola il commento: "Sembra proprio un quadro!". Se si fosse trattato di un quadro, l'osservazione immancabile sarebbe stata:"Bello! Sembra proprio una fotografia".
Val di Genova (Trentino) - Nikkormat FT2, obiettivo Nikkor 28 mm
La cosa che ricordo per prima della Val di Genova è il manto di muschio spesso e soffice che ricopre tutto il sottobosco del fondovalle. E le valli sospese.
Dovrei trovare una macchina fotografica che scatta solo in formato verticale :-) Scorrendo queste immagini, si nota subito che le foto in altezza sono la stragrande maggioranza. Vorrà dire qualcosa?
Io sono molto soddisfatto della Olympus digitale. Arrivo da macchine completamente o quasi completamente manuali, eppure mi sono trovato subito a mio agio: buona qualità dell'immagine, comandi completi, personalizzabili e intuitivi. Devo solo abituarmi alla completa dipendenza dalle batterie (con la Nikkormat o l'ovetto il problema "pile" si pone in termini di mesi, con la reflex puoi scattare anche senza batterie, esponendo a occhio) e alla lentezza dell'autofocus, qualche volta esasperante. L'airone cinerino della foto ci ha messo tutta la buona volontà per farsi riprendere, ma dopo secondi di pulsante premuto, questo è stato il risultato.
Non c'è trucco, non c'è inganno! Venghino signori venghino... c'abbiamo il cavallo-giraffa, l'orso popo-popo-po-polare balbuziente, l'uomo che discende dalla scimmia senza rete, l'uccello del paradiso e il diavolo di Tasmania, la foca monaca di Monza e il gabbiano Livingstone (perlomeno lo suppongo), il serpente a sonagli e l'oca trombettiera, l'elefante smemorato e una zebra di passaggio. C'abbiamo il boa, il cacatua e molti altri dittonghi selvatici, c'abbiamo il cane delle praterie e il mal di montagna, il bue muschiato e il mulo mischiato, il gatto con gli stivali e la foca con le pinne, la pulce d'acqua e l'antipasto di terra... affrettatevi!
Probabilmente Parco Fanes-Sennes-Braies - Olympus XA
Dico "probabilmente Fanes" perché non ho riferimenti, ma l'atmosfera magica sembra proprio quella. Cose che capitano quando lasci una diapositiva in giro per troppo tempo. Ma forse è meglio così.
I riflettori che accecano di notte chi arrivi in piazza da una via secondaria, si vedono di giorno appollaiati in gruppi neri e tristi come uccellacci sui tetti e sulle terrazze e danno un senso di disordine e di provvisorio. Perché chi si occupa del turismo non rinuncia a disgustare il viaggiatore col fargli vedere certi monumenti celebri sotto aspetti falsi, cioè in luce falsa? Per chi vuole vedere soltanto per dire "ho visto", tanto vale un illuminatisimo luna park che un mortificato Palazzo Vecchio circonfuso da una luce da varietà. Giovanni Michelucci
Ora io dovrei dissertare dottamente sulla diffusione che l'illuminazione dei monumenti ha avuto negli ultimi anni, sul fatto che si spreca energia e sull'inquinamento luminoso... in realtà ciò che mi preme pacatamente sottolineare in questo momento È CHE HO FATTO 'STA FOTO A MANO LIBERA, TEMPO 2 SECONDI, ATTRAVERSO IL PARABREZZA DELLA MACCHINA E COL MOTORE ACCESO!!
Certe cose non possono essere tenute nascoste all'opinione pubblica.
Le lame sono depressioni del terreno che rimangono allagate per lunghi periodi dell'anno. L'ambiente è caratterizzato dalla presenza di vegetazione igrofila (ontano, frassino , carpino, pioppo bianco) e della Periploca greca, una liana specie relitta del Terziario.
Io non saprei dire perché, ma gli ambienti paludosi mi attirano morbosamente. Quanto la montagna e nonostante le zanzare, gli odori, l'umidità. Il rumore della vita qui è assordante.