Arbre magic
Olympus C70Z
I trucchi del Photoblogger (1)
L'immagine volutamente mossa o sfuocata costituisce un attacco premeditato al lettore fiducioso. Il lettore fissa la foto ed elabora fulminei sensi di colpa e di inadeguatezza per la difficoltà di coglierne la bellezza e il senso (che non ci sono).
Questo espediente potrebbe essere paragonato a quello del narratore che scrive:
Fu nella notte gocciolante di pioggia e gasolio. A respirare vapore, ad ansimare scarichi, a stampare impronte di un attimo sull'acqua dei marciapiede. Fu nel ronzìo dei neon, nel borbottìo dei barboni saggi.
Fu lontano da lì.
Al posto di:
Uscì in strada sotto la pioggia.
Altro discorso per il mosso o lo sfuocato accidentali o dovuti a insopprimibili cause ambientali. In questi casi è la Natura che causa il difetto, tutt'al più il Fato. Il fotografo, registratore di eventi, fissa nell'immagine la velocità, la carenza di luce, la concitazione del momento. Ciò è buono e giusto.
1 Comments:
sottoscrivo in pieno!
brillante la comparazione con la verbosità letteraria.
lo sfocato è ancora tutto da studiare [parlo di me, quantomeno]
ciao
a presto
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