Ciao Titta
Olmpus C70Z
11 febbraio, 2006
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IL PARADISO DEI CANI
Io credo che ci sia un paradiso, ma non è quello in cui credono comunemente gli uomini. Questo è diverso. E' un posto dove, fuori del cancello, non c'è scritto che vi entreranno i buoni, i fedeli che hanno vissuto una vita improntata al bene e nemmeno c'è scritto che quel posto spetta ai veri credenti, quelli che a dio hanno donato l'esistenza e la vita stessa. Non ci sono santi, angeli e cherubini ad attenderli e nemmeno le huri, le vergini che allieteranno l'eternità agli eroi.
In realtà, non c'è nemmeno un cancello, un recinto, o un muro di cinta. E' solo spazio libero con tanti alberi, prati sempre verdi e ruscelli d'acqua fresca. Se poi ci fosse un cartello, servirebbe solamente a far sapere a tutti che in quel posto non esistono catene, cinghie, guinzagli o museruole. E' un posto dove non si sa nemmeno cosa siano.
Sto parlando del paradiso dei cani, un luogo dove non si pretende nulla per avere il diritto di entrarci e promette non beatitudine ma libertà e l'aria profuma di quell'amore che solo i cani sanno dare. Una ricca fragranza che appaga il cuore e chi ha avuto un cane per amico sa certamente riconoscere.
Qui ci sono tutti, quelli amati, quelli abbandonati, che hanno vissuto alla catena, che sono stati sfruttati, mandati a morte nei laboratori e fatti scannare l'uno contro l'altro, e ogni cane ha il suo posto assicurato.
Ci troveremo i nostri amici, quelli che ci hanno fatto compagnia fino all'ultimo, amato e difeso, che hanno trascorso la vita attendendo da noi anche una sola carezza e, in cambio, a molti hanno riempito la vita.
E' un paradiso particolare, molto più modesto dei paradisi proposti dalle religioni, un paradiso senza pretese, come senza pretese sono i suoi ospiti.
Un paradiso così dovrebbero averlo anche i cuccioli d'uomo, quelli che sono stati violati, sfruttati, abbandonati e uccisi. Un posto dove giocare per sempre senza subire mai più la crudeltà degli uomini. Forse questo paradiso esiste, ma se non ci fosse, sono certo che i cuccioli d'uomo troverebbero accoglienza nell'altro, quello che io credo esista per i cani. Allora sì che sarebbe veramente completo, perché su quell'erba sempre verde, sotto le fronde degli alberi, si sentirebbero i suoni più belli: le grida e l'abbaiare di un cucciolo d'uomo col suo cane che giocano assieme.
Da carbonaio.it, paolo carbonaio
Ciao Tittina, mi hai dato tanto.
Vince.
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